Archivi – dicembre, 2011
La vergogna non c’è più. Quel sentimento che ci suggerisce di provare un turbamento, oppure un senso d’indegnità di fronte alle conseguenze di una nostra frase o azione, che c’induce a chinare il capo, abbassare gli occhi, evitare lo sguardo dell’altro, a farci piccoli e timorosi, sembra scomparso. (altro…)
18 dicembre 2011
Il pudore è quel sentimento che consente (…) di scegliere chi, oltre alle esigenze della specie, risponde al riconoscimento dell’individuo, alla sua specificità, fin dentro la sua intimità che lo rende unico e inconfondibile. (altro…)
18 dicembre 2011
Penso a fatti recenti di “ordinario” degrado del linguaggio e, di conseguenza, dei comportamenti. Le parole allo stesso modo di come possono nutrire l’ignoranza ed i più bassi istinti, obnubilare la mente ed incitare all’odio e al razzismo, così possono aiutarci a pensare e renderci più liberi, l’importante è non rinunciare mai ad essere disponibili a cambiare idea e ad evolvere:
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano. (altro…)
18 dicembre 2011
Le parole possono scaldare i cuori, infiammare masse, provocare rivolte, fare sognare, descrivere un fatto, un sentimento, un’immagine. Possono rivelare, svelare, denunciare. Le parole possono unire o dividere. Possono fare male, specie quando a scagliarle è qualche killer verbale ben ammaestrato. Le parole feriscono più della spada. La teoria ha ora anche una conferma scientifica. Solo a sentire termini come “male” o “tormento”, il cervello avverte dolore. A dirlo sulla rivista Pain i neurobiologi dell`Università di Jena, in Germania, che si sono avvalsi di strumenti che fotografano la “materia grigia”, la risonanza magnetica funzionale, per misurare la sofferenza individuale a stimoli verbali negativi.
18 dicembre 2011

Quando ci penso, che il tempo è passato,
le vecchie madri che ci hanno portato,
poi le ragazze, che furono amore, (altro…)
8 dicembre 2011
Sono passati trent’anni, da quando Italo Calvino ha pubblicato su La Repubblica (il 15 marzo 1980) il suo “Apologo sull’onestà nel Paese dei corrotti“. E’ incredibile, è come se l’avesse scritto oggi. Ve lo propongo integralmente: (altro…)
8 dicembre 2011